Il cestino dei tesori

Qualche tempo fa mi sono trovata, finalmente, a smontare il nostro cestino dei tesori casalingo.

Il cestino dei tesori è

“uno dei modi più efficaci per incoraggiare i bambini nel gioco e nell’apprendimento, non appena siano in grado di stare ben seduti (…) e fornisce una ricca varietà di oggetti comuni scelti per stimolare tutti i sensi”*.

E’ composto da oggetti di uso comune, che abbiamo in casa: oggetti naturali (tappi di sughero grandi, limoni), oggetti di legno, oggetti di materiali naturali (gomitoli di lana, pennelli), oggetti di pelle, tessuto (borsellini, ritagli di stoffa) e oggetti di carta e cartone (cilindri di cartone dello scottex, per esempio).

I miei pargoli si sono divertiti molto con il Cestino dei Tesori: a casa ho dovuto smettere di proporglielo quando hanno iniziato a usare la rotella per fare i ravioli in modo pericoloso (leggi: tirandosela in testa di proposito).
Al nido, invece, il cestino dei tesori era decisamente più ricco del mio casalingo e, tra le altre cose, conteneva anche un limone grandissimo a cui, il primo giorno di inserimento, si sono attaccati a turno e che non hanno mollato per un’ora consecutiva… le educatrici se lo ricordano ancora!

In rete si trovano molte informazioni, ma per saperne di più, potete andare da Mamma Felice o da YummyMummy.

 

*”Persone da zero a tre anni” di Elinor Goldschmied e Sonia Jackson.

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