“A me l’Arial proprio non piace”
“A me piace il kamchatka quando gioco a risiko”
“Ho bisogno di un uomo”
“Io di una vacanza”
“Io di fare shopping”
“Dove trovo delle frecce?”
“Di chi è quella borsa?”
“Mia, perché?”
“Ma no, dai: è troppo trendy per essere tua”.
“Certo che sono tutti bravi a fare i faciloni”
“Non entravo da Sephora da anni. Ma quanti tipi di mascara esistono? E gli ombretti? Vogliamo parlare degli ombretti?”
“Oggi sono acida. Sappiatelo”.
“Vado in trasferta a Napoli per due giorni. Ti mancherò?”
“Decisamente no”
“Non trovo la fotocopiatrice”
“Aspetta che guardo nel cassetto”
“Perché ti trucchi in questi giorni? Cosa ci stai nascondendo?”
“A me Cremonini comunque ispira”
Possiamo dedurre che:
- il mio ufficio è popolato principalmente da donne
- fa caldo
- C’è un bisogno generale di vacanza
Consolati, anche qui da noi c’è DECISAMENTE bisogno di vacanza e il “clima” non è così sereno..
Già un paio di settimane fa ho avuto paura che il mio collega balzasse al di là del divisorio per tirare una sberla all’altra collega! :\ C.
p.s. io da Sephora non ci entro spesso (anche se ho pure la tessera e mi aggiornano via email con tutte le promozioni!).. mi fa venire l’ansia.. troppa scelta di cosmetici e creme di cui non conosco nemmeno l’esistenza/utilità!
Ah, poco fa stavamo per replicare la scena.. Il bisogno di ferie è inversamente proporzionale alla soglia di sopportazione delle altrui battute!
C.
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