Il lato oscuro dei “lavoretti”

A volte, quando su alcuni blog leggo dei vari lavoretti che vengono fatti con i propri bambini, ho l’impressione che tutto scorra alla perfezione, che i bambini collaborino docilmente, che non si sporchi niente e che nessun capriccio o lamento interferisca con quello che si vorrebbe fare.

Io amo pasticciare con i bimbi. Mi piace “fare qualcosa insieme a loro con le mani” e non ho paura dello sporco o del disordine che ne consegue.
Giusto per farvi capire: un pomeriggio dello scorso autunno abbiamo letteralmente invaso il soggiorno di foglie secche, ogni tanto coloriamo con i colori a dita anche con… i piedi (!) e mi è capitato di avere fagioli e farina ovunque a causa di travasi casalinghi.

Tuttavia, a casa mia, i lavoretti hanno sempre un loro “lato oscuro”.
Come sapete, su questo blog amo raccontare la vera realtà, fatta di alti, bassi e medi e amo raccontare l’imperfezione della vita quotidiana, quindi…

Potrei raccontarvela così:

Domenica, giorno di San Martino, ci siamo svegliati e, dopo le coccole e la colazione, abbiamo letto la storia di San Martino.
Tutti insieme, poi, abbiamo preparato delle lanterne.
Nel pomeriggio, abbiamo preparato i biscotti e colorato la figura del Santo.
Una cena semplice e una scorpacciata di castagne alla luce delle lanterne hanno chiuso la giornata.


Oppure potrei raccontarvela così:

“Sapete bimbi, San Martino era un cavaliere e un giorno, mentre cavalcava verso il castello, fu sorpreso da un terribile temporale.”
“Mamma?”
“Dimmi Lori”
“Stavo pensando… E’ da un po’ che non guardiamo i puffi”
“-.-“

Quando riesco a concludere la brevissima storia di San Martino, propongo loro di fare le lanterne.
“Ci sono i pennelli! Pennelliamo?”
“No, i pennelli ci servono per la colla”.
“Buaaaahhhh, io volevo pennellare!!!”
“Fil, se vuoi pennellare non c’è problema. Non siamo a scuola e non siete obbligati a fare i lavoretti. Li facciamo perché insieme ci divertiamo, ok? Allora vuoi pennellare?”
“No, voglio fare le lanterne”.
Tempo di resistenza seduti al tavolo: 15 minuti.

Nel pomeriggio, mentre io impastavo la pasta frolla, loro hanno colorato un disegno di San Martino.
“Io la spada la faccio nera”
“Ma non si fa nera! Si fa grigia”
“Mammaaaaaaa! Mi ha detto che non devo farla nera”
“Mammaaaaaaa! Lui ha fatto il cavallo verde!”
“Buaaaaahhhhh! Mammaaaaaa!!!”

Ecco il lato oscuro del lavoretto dove ci si diverte ma non c’è niente di perfetto, né nei lavoretti in sé, né nel loro svolgimento.

E va bene così.

Non trovate?

Qualche link:
il disegno da colorare l’ho preso da qui
il modello per il biscotto invece da qui

 

Comments

  1. ecco, io quando leggo di giornate passate in casa a fare i lavoretti resto basita. La mia in casa dopo un po’ sbrocca.
    Sabato pomeriggio l’abbiamo portata dai Traspanonni dove è rimasta fino a domenica pomeriggio. 24 ore in casa. Quando siamo usciti per tornare a casa nostra ha iniziato a correre in un modo che si poteva pensare che i nonni l’avessero tenuta legata. Abbiam dovuto fare una deviazione al parco per farla sfogare
    T’ho detto tutto

    • Considera che i miei non stanno MAI fermi. Anche quando siamo costretti a stare in casa, è tutto un correre, saltare, picchiarsi e fare la lotta… Hanno proprio bisogno di muoversi. Anche io conosco bambini che stanno le mezz’ore a disegnare o colorare: io non so cosa voglia dire :-)

  2. franci di gemellimonelli blogspot says:

    Siii mi piaci!! Mi sento meno sola in questo nostro mondo imperfetto!!

  3. Ahahaha, mi fai morire. Io adoro i lavoretti ma i miei slanci creativi sono molto molto low profile. I colori a dita con i piedi? Roba da coraggiosissime!
    Il risultato delle lanterne è meraviglioso ;-)

    • Grazie :-)
      Pensa che tutte le robe “sporchevoli” le devo fare quando mio marito non c’è perché lui invece non sopporta di vedere sporco e pasticci in giro!

  4. Io l’ho detto secoli fa: vi faccio vedere come fare, ma non pensiate che tutto fili sempre liscio :-D
    L’ultima volta avevamo glitter ovunque anche se in generale ormai Ida è abbastanza gestibile. Sono io quella che sclera per la stanchezza O_o

  5. Noi siamo i principi dell’imperfezione. Raramente finiamo un lavoro-leggistoria-coloriamo senza quattro saracche (leggi “tesoro-amore-adessobasta”) ben piazzate. Ebbene sì, anche a casa delle pedagogiste ;-)

  6. Finalmente sta uscendo la verità sui lavoretti, finalmente non mi sento più inadeguata! finalmente mi leggo tra le tue righe!

    io lavoretti ne faccio davvero pochi perchè non mi stanno dietro! e poi al pomeriggio durante la settimana Sofia è davvero stanca per rimettersi al tavolo a fare qualcosa di “strutturato”, al massimo colora O disegna quello che vuole lei, se io le do qualche indicazione lei fa sempre il contrario per puro spirito di contraddizione!
    Oppure, e questa è grossa!, ho letto in qualche gruppo FB che le mamme creative “costringono” i bambini a fare i lavoretti anche dopo l’asilo, anche se sono stanchi e vorrebbero solo giocare, solo per poi fare il post per il blog! Li davvero mi sono detta: Ah ecco scoperto lo scheletro nell’armadio!
    E io che, stupida, credevo che gli altri bambini fossero semplicemente più bravi, più buoni, più condiscendenti della mia!
    grazie Silvia per questo post!

    baci :-) ))

    • Anche io non ne faccio molti. Durante la settimana, tra la loro stanchezza e la mia che arrivo tardi a casa dal lavoro, non mi ci metto neanche.
      Ogni tanto nel week end, complici le giornate di pioggia… Ma costringere i bambini a fare i lavoretti per il blog mi sembra assurdo!

  7. Ecco vedi… adesso è svelato anche il mio segreto sul perchè non scrivo mai post sull’argomento… non è possibile fare lavoretti con le mie bambine… una ha solo 16 mesi quindi anche se quella di tre anni ci prova (raramente) poi finisce tutto con distruzione e pianti!!! Belle le lanterne di San Martino… noi ce l’abbiamo anche perchè l’ha fatta all’asilo se no figuriamoci se riuscivamo a farla a casa!!!!

    • Anche noi, pur avendo la stessa età, spesso va a finire che iniziano a litigare.
      Diciamo che i lavoretti si possono fare, ma bisogna mettere in conto tutto il contorno :-)

  8. E’ già va proprio così, salvo congiunture astrali fortunate oppure la proposta sia di quelle davvero emozionanti per bimbi così piccoli per cui sia una novità totale, ma è il suo bello, e mi ritrovo nel tuo commento con i bimbi che i lavoretti devono essere un piacere. Anzi, a volte mentre mia figlia fa cosa preferisce i lavoretti me li faccio io, per MIO piacere! :) Vuoi mettere che bello farsi un portacandele carino mentre lei ritaglia i volantini pubblicitari e si fa i suoi collage come le piace in questo periodo? E mi sta benissimo che con la marea di foglie che abbiamo raccolto nei giorni scorsi lei giochi anche solo a sparpagliarle e io invece scelgo le più belle da mettere nei libri come faceva mia mamma quando ero bambina?
    Certo nei post occorre fare una sintesi, ma sarei pronta a scommettere che in ogni casa va così :) oppure molte blogger avranno il naso lungo… eh eh.
    Ciao!

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