Gemelli – Scene (estenuanti) di vita quotidiana

“Mi lavo i denti prima io”
“No! Io!”
“Mamma, vuole sempre fare le cose prima lui”

*******************************************************

“Dai a me le fragole per primo!”
“No, a me!”
“No, a me!”
“Ve lo do insieme”
“E allora io ne voglio di più!”
“No, io di più!”

*******************************************************

“Schiacchio io il il pulsante dell’ascensore!”
“Buaaaahhhh! Lo schiacchia sempre lui!”

*******************************************************

“Entro io prima in macchina!”
“No, io”
“No, io”
“Mammaaaaa!”

*******************************************************

E’ tutto così.
Tutto una gara, tutto una corsa, tutto un litigio e una competizione.

Si parte la mattina da chi si veste per primo, a chi finisce di fare colazione per primo, a chi si mette le scarpe per primo.
Si finisce la sera con chi si mette il pigiamo per primo e chi sceglie il libro della buona notte per primo.

Litigano, fanno pace, urlano, si abbracciano, si picchiano, si baciano, si cercano.
A volte intervengo, a volte li lascio fare.
Da me possono uscire frasi come “andate a picchiarvi altrove, non in cucina” oppure un “Adesso basta! Non spingere! Non tirare pugni! ”

Tutto viene vissuto con quella frenesia di dover arrivare prima e di dover fare prima e ci sono giorni in cui non si riesce a fare quasi niente con quella calma che servirebbe tanto a tutti.

Ci sono giorni in cui è davvero estenuante.

Allora cerco di far riecheggiare in me questa frase:

“Di sicuro i gemelli odiano il fatto di venir separati. Ma anche per loro, crescendo, come succede sempre tra fratelli, ci sono momenti di grande ostilità. E solo quando scoprono la possibilità di odiarsi, possono cominciare ad amarsi davvero.
Meglio quindi che anche loro a volte facciano a botte, piuttosto che tenersi per mano come la coppietta di Peynet per tutta l’infanzia e magari per tutta la vita. I litigi, i rancori, gli odi infantili, che tutti i bambini vivono nei confronti dei fratelli, fanno apprezzare ai gemelli i periodi di solitudine. Ed è proprio allora che si accorgono che è più facile diventare una persona completa da soli che in compagnia del proprio fratello gemello”. (Silvia Vegetti Finzi, Anna M. Battistin, 1997, A piccoli passi)

Comments

  1. Succede anche ai miei e non sono gemelli…

    • E’ vero, sono dinamiche tra fratelli ma forse il fatto che siano gemelli mi porta a esasperare più le cose…

Replica al commento si Silvia Cancella la replica

*