Pensieri sul nido

La nostra scelta di mandarli al nido è stata un po’ obbligata e un po’ no.
Obbligata nel senso che i nonni, per diverse e valide ragioni, non possono tenerli. Se anche avessero potuto, avremmo comunque preferito il nido per diversi motivi: possibilità di socializzazione, vita comunitaria, routine, riti, regole da rispettare (in estrema sintesi).
L’inserimento è andato bene e anche ora sta andando, tutto sommato, bene.
Ogni tanto, però, vacillo.
Ogni tanto mi chiedo se sia stata la scelta giusta, o piuttosto se non sia stata prematura.
Ci avevano detto di aspettarci il capriccio ma non avevo messo in conto la stanchezza.
Al nido dormono poco, arrivano a sera stanchissimi e nervosissimi.
La pappa, che è sempre stata un momento sereno, si trasforma in pianti e lacrime perchè sono troppo stanchi e hanno tanta fame.
Sono in momenti come questi che la scelta vacilla.
So che si devono abituare ai nuovi ritmi, ma mi domando se non li stia forzando troppo.

Comments

  1. utente anonimo says:

    eh tesoro, è presto, devono prendere davvero il ritmo nuovo :) stai tranquilla :)

    bietolina

  2. Anche io ho avuto dei ripensamenti perchè il nido ha rivoluzionato tutto un delicato equilibrio costruito con fatica in questi mesi.

    Anche i miei alla sera sono cotti, perchè la nanna al nido la fanno presto. Io sto tenendo la loro cena alle 19.00 e li metto a letto alle 21.00.

    Martina la notte si risveglia ancora tante volte, ma Seb dorme 12 ore.

    lui però tornato dal nido vuole stare solo in braccio….è un momento faticoso, ma son felice perché là li vedo sereni e contenti si andare…..Io penso che prima o poi tutto prenderà un nuovo equilibrio e che la socializzazione per i bimbi è importantissima.

    un abbraccio

  3. una mia conoscente per ovviare alla stanchezza mista fame dà loro mezzo bibe a inizio cena: va giù veloce e dà la forza, e il sorriso, per il resto! tieni duro! a presto, s.

  4. Ti capisco, io non ho ancora avuto il “coraggio” di farlo, un pò per le malattie e un pò per la stanchezza…ma molte mie amiche sono contentissime, vedrai che passerà!

  5. vedrai che passa, sono piccoli, ma al nido ci son maestre in gamba che sapranno calarli nella nuova realtà. Vedrai che poi passerà, non preoccuparti!

  6. ciao cara

    io credo che a quasi un anno non sia presto, ma non ti nascondo che anch’io anche se è ancora prematuro ni interrogo sui pro e i contro del nido.

    senti, perché non ti fai consigliare dalle educatrici, chiedi a loro, magari ti danno qualche dritta o semplicemente un incoraggiamento.

    comunque forza e coraggio, i bambini hanno bisogno di riti e routine, ma fanno anche in fretta ad abituarsi al nuovo rituale, dai tempo a loro e anche a te ;)

    baciotti

    ps e poi l’up torna, no? ;)

  7. @Bietolina: so che devono prendere il ritmo, ma quando la sera li vedo così distrutti mi si stringe il cuore!

    @Diana: fa piacere sentire la testimonianza di chi sta vivendo la stessa cosa… Pensa che se prima i miei mangiavano verso le 18.45/19.00, ora anticipo addirittura alle 18.15/30… e due ore dopo sono a letto!

    @Silvietta: grazie per il suggerimento!

    @Ary: sì, me lo devo ripetere come un mantra… passa-passa-passa!

    @Valewanda: grazie! Se non sbaglio anche tu tra poco sarai alle prese con l’inserimento, o sbaglio?!?

    @Caia: con le educatrici ho già parlato e mi hanno rassicurato dicendomi che loro al nido sono proprio tranquilli…si devono solo abituare ai nuovi ritmi.

    Hai centrato il punto: devo dare tempo a loro, ma anche a me… loro devono abituarsi ai nuovi ritmi…e la mamma anche!

    E l’up certo che torna!

  8. io non li ho mandati al nido per varie ragioni, mi piace pensare che godano delle attenzioni esclusive di una sola persona e ho preferito affidarmi a una tata peruviana bravissima sia per la pupa che per il pupo, che attualmente è a casa con lei. credo che il tempo della socializzazione sia più avanti; diciamo dai 2 anni e mezzo/3 in poi (poi dipende dai bambini). non vedo nemmeno particolari vantaggi economici; un bambino al nido costa quasi quanto la tata. inoltre per esperienza ho visto che i bambini si ammalano spesso, e ogni volta che sono a casa con l’influenza cosa fai? o stai a casa tu dal lavoro (rinunciando a parte dello stipendio) o, se la trovi, ti procuri una tata per le emergenze (e la paghi, e siamo da capo). insomma non vedo i vantaggi, soprattutto considerato il rapporto educatori/bambini (che se non mi sbaglio è di 1 a 7 – scusatemi non sono sicura del numero). io su questo sono piuttosto radicale e un bambino al nido ce lo manderei al limite dai 2 anni, quando perlomeno sa parlare ed esprimere in modo diverso il suo (eventuale) disagio. pensateci su… magari scrivimi che ne pensi sul mio blog o via mail, confrontiamoci, un abbraccio

    paola

  9. ah scusa prima ho visto che sono uscita come anonimo, questo coso di splinder mi fa impazzire.

    sono erounabravamamma.blogspot.com

  10. @Paola: penso che, se vogliamo dirla tutta, il non plus ultra per un bimbo sia quello di stare con la sua mamma almeno fino ai 2 anni. Ma questo non sempre è possibile: o si deve tornare al lavoro, o lo si vuole. Io ad esempio avevo bisogno adesso di staccare un po’ dai bambini, nonostante mi manchino molto.

    Non ho preso in considerazione la tata perchè avrei dovuto trovare una persone di cui fidarmi al 1000% e con cui entrare in perfetta sintonia… cosa non facilissima quando si tratta dei proprio bambini. Ho preferito affidarli a una struttura con personale che comunque ha studiato per stare con i bambini. E mi piace pensare che ci siano altri bambini e che non ci sia una persona completamente dedicata a loro, dove gradualmente possono imparare cosa vuol dire “stare con gli altri”. E poi, fino a due anni il disagio viene espresso attraverso il pianto anche con una tata… che può capire o non capire.

    Ognuno fa quello che pensa sia più giusto per i propri bimbi.

    Un’ultima cosa: sono comunque convinta che il nido sia per tutti i bimbi, ma che non tutti i bimbi siano per il nido. Nel senso che ci sono bimbi che possono avere bisogno di attenzioni particolari, che nel gruppo si sentono sperduti…e allora ben venga la tata.

    I miei sono sereni. Gli piace andare, ridono e si divertono. Per il momento devo solo fare i conti con la stanchezza. Ma penso sia normale.

    Silvia

  11. io penso le stesse cose, certe sere, ma tirando le somme sono proprio contenta di averli mandati al nido..

  12. Deve essere una scelta difficile, e ogni volta che leggo di asili mi viene il magone! Io quest’anno non ce l’ho fatta! Starò con loro per un altro anno, non ci riesco proprio a lasciarli, ne all’asilo, ne ai nonni e ne ad una babysitter. Sono stanca ma felice.
    Arianna

  13. il nido sia per tutti i bimbi, ma che non tutti i bimbi siano per il nido.

    Giustissima frase… e io che lavoro ne ramo te lo confermo,
    come personalmente non lascerei il mio bimbo in esclusiva con una tata..
    Purtroppo l’inserimento al nido di bambini di due anni è sempre piu’ arduo,,,,e cmq noi educatrici siamo li apposta . nemmeno io porterei il mio nano al nido a quattro mesi potendo scegliere, ma se ne avessi bisogno lo farei.
    Ale a luglio farà l’anno e poi a settembre spero di poterlo inserire nel nido, perchè vedo quando valore aggiunto ne ricavano la maggior parte dei bambini.
    cmq sia ogni storia è una storia a se…

    Bietolina

  14. @B: grazie! Ho bisogni di esperienze come la tua!
    @Arianna: l’importante è trovare la soluzione migliore per te e per i bimbi!
    @Bietolina: anch’io non li lascerei in esclusiva ad una tata. Ad oggi sono proprio contenta dell’esperienza. Loro sono felici di andare e sono rimasti dei bimbi sereni: per me questo è fondamentale!

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