La paura. Affrontarla. Accettarla.

Situazione 1
Ultimamente Filippo, prima di addormentarsi, dice che ha paura.
E’ già capitato ma, mentre in passato era più un modo per ritardare il momento della nanna (“Mamma, ho paura del lupo, anzi dell’orso, anzi della tigre”), ora mi sembra ci sia qualcosa di diverso.
E’ partito tutto da un brutto sogno e, da allora, ha paura di addormentarsi e di rifare l’incubo.
Abbiamo utilizzato diverse strategie e tuttora non abbiamo “la” soluzione.
Ci sono state sere in cui lo abbiamo fatto addormentare nel lettone e altre in cui bastava la nostra mano o semplicemente la nostra presenza.
Lo abbiamo tranquillizzato dicendo che noi eravamo lì oppure cercando di rispondere in modo razionale.
Poi una sera, l’illuminazione: “Sai, Filippo, che anche la mamma e il papà a volte hanno paura?”
“Davvero?”
“Si”
“Ma papà è grandissimo e fortissimo e non ha paura di niente!” (poi mi spiegate dove è andato a finire Edipo a casa mia perché qui sono innamoratissimi del loro papà).
A volte anche i grandi hanno paura, ma poi si cerca di affrontarla e, a volte, se la si affronta insieme passa prima”.

Non so quanto abbia capito o interiorizzato di quel discorso. Di sicuro, però, l’ha colpito.

Situazione 2
L’altro giorno ho pubblicato su Instagram questa foto


Con questa didascalia : “Crescere e vincere le proprie paure”.

Perché i miei figli, seppur vivaci e mai fermi, non sono propriamente dei cuor di leoni.
Non si buttano a capofitto in situazioni che sono nuove, non si lanciano di testa se non valutano bene tutto.
L’altro giorno, questa arrampicata così in alto ci ha stupito e quindi riflettevo proprio su quello che ho scritto.

Crescere è affrontare le proprie paure. Per tutti, grandi e piccoli.
Ma ieri sera, quando il sonno tardava a venire, pensavo anche a un’altra cosa.

Crescere è capire che la paura fa parte della vita. Ed è vero che bisogna affrontarla ma, prima di tutto, accettarla.
E accettare la paura come parte della vita, come parte di noi è ancora più difficile che affrontarla.
Per tutti, grandi e piccoli.

Forse un po’ più per grandi.

 

 

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