Del tempo che passa e di blog poco aggiornati

Se la memoria non mi inganna, Jovanotti qualche tempo fa cantava “tempo, comunque vadano le cose lui passa”.
Grande banalità e grande verità.
Il tempo scorre, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, e non sai come ma ti ritrovi a festeggiare i 5 anni dei tuoi bimbi, a scegliere la scuola elementare, a pensare al regalo per i 79 anni di tuo papà, a fare la tinta per i capelli bianchi che sono spuntati.
Scivola tra le dita, questo tempo.
Ci sono momenti in cui questa percezione si fa più consapevole e cerchi di assaporarlo e gustarlo fino in fondo, come quando mangi il tuo piatto preferito e lasci quello che ti piace di più alla fine.
Oppure cerchi di trattenerlo: foto, parole, frammenti di vita, istantanee di un istante che vorresti fermare.
Ci sono momenti, invece, in cui sei talmente immersa e impegnata a vivere e a viverlo, questo tempo che scorre, in cui mille cose si accavallano e si susseguono, che i mezzi per trattenerlo passano in secondo piano.
Proprio come il mio blog.
Ultimamente scrivo poco, sono un po’ stufa di alcune dinamiche e stavo pensando di chiuderlo o di metterlo in pausa ma un qualcosa mi ha fatto cambiare idea.
Sabato scorso stavo raccontando ai bimbi un episodio di quando erano piccoli e in quel momento non mi ricordavo come Filippo chiamava Lorenzo.
E’ bastato un attimo. Ho aperto il blog e ho cercato.
Ecco perché non voglio (ancora) chiudere il blog.
In questo momento in cui si parla tanto di blog professionali o si criticano i blog mammeschi perché noiosi o superati, io un po’ me ne frego e vado avanti per la mia strada.
Questo blog ha un valore per me. Mi rappresenta e rappresenta una parte importante della mia vita.
Questo blog mi ha fatto conoscere belle persone alcune delle quali diventate delle amiche con cui mi confido e mi confronto.
Questo blog mi aiuta a prendere la vita con più leggerezza, a ironizzare quando tutto intorno a me mi sembra insormontabile.
Questo blog, grazie anche ai vostri commenti, mi ha fatto sentire meno sola e mi ha fatto spesso riflettere.
Quindi no, non lo chiudo.
Anche se non vi interesserà molto sappiate che passerò ancora di qua :-)

 

Comments

  1. Silvia, questo è il motivo per cui lo tengo aperto io. Quante cose sfuggono alla memoria. A me interessa registrare le più simpatiche (i momenti difficili faccio fatica a scriverli) e qui rimangono. E’ vero che uno potrebbe scriverseli in un diario ma poi che male c’è, io so che il mio blog lo leggono persone sconosciute ma soprattutto amiche che magari non commentano ma si tengono aggiornate. Persone che mi vogliono bene o anche qualcuno che non sa chi sono e magari si riconosce in quello che racconto. Va bene così. Gli smartphone e tutti gli altri dispositivi portano le persone a leggere e a non commentare più. Se va bene ci scappa un like ma fa niente l’importante è tenersi aggiornati…se questo è il nuovo modo di comunicare! Beh, poi tocca anche sedersi vis a vis per raccontarsi ma quella è un’altra storia e richiede spazi e tempi preziosi… Un abbraccio
    Laura

    P.s. I capelli bianchi io ce li ho da un pezzo ma per il momento tengo botta!

  2. fai bene a tenerlo,a volte esplicitare i propri pensieri,soprattutto per iscritto,è un po’ come fare autoanalisi

  3. E fai bene.
    Per me, il blog è un pezzetto di me,come per te.
    E freghiamocene di etichette (blog mammeschi o non, blog pubblicitari, blog psicologici ecc.) e di chi ne fa una professione.
    Buon per loro.

  4. Ciao Silvia,
    quest’anno per me è stato un po’ di fiacca per il blog diciamo che il blog è lo specchio di un anno strano, pieno di problemi, momenti no e stanchezza, tanta stanchezza. la mia quotidianità è su instangram, è lì che ritrovo i momenti passati con le bimbe, lì sono i ricordi di questo 2013.
    davvero i blog mammeschi sono superati? non ho colto niente di tutta la polemica, forse proprio perché troppo assente dal web e dai blog che fanno tendenza…
    di sicuro il mio è un blog di super nicchia, assolutamente non professionale e vado avanti per la mia strada. chi vuole legge, altrimenti pazienza…
    quello che spiace anche a me è che i commenti sono spariti, ci sono blog così belli, così ben curati con alcuni post con 0 commenti … è così triste… rimpiango i tempi in cui l’unica piattaforma di scambio era il blog, ora stare dietro a tutto (FB, instagram, twitter dcc) è davvero un lavoro, e ho paura che chi non lo fa per lavoro davvero si perda prima o poi …
    ciao! :-)

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