L’angolo delle scarpe

Oggi vi faccio vedere un piccolo (piccolissimo) angolo di casa.

Abbiamo messo a punto qualche accorgimento per renderla il più possibile “a misura di bambino”: illuminanti sono stati la lettura del libro “I bambini hanno bisogno di fiducia” di Tim Seldin e tutti i vari spunti che Claudia lascia nel suo blog.

Si tratta di piccole attenzioni e soluzioni che, da una parte, rendono la casa più adatta e vivibile per i suoi piccoli abitanti e, dall’altra, ne incoraggiano l’indipendenza e l’autonomia.

Uno di questi accorgimenti è l’angolo delle scarpe.

Proprio all’ingresso, c’era un piccolo spazio che si poteva adattare allo scopo: creare un posto (il posto) dove Filippo e Lorenzo avrebbero sempre saputo di dover lasciare le scarpe.

Avevo trovato diverse soluzioni da Ikea ma erano tutte troppo grandi e, in più il calorifero intralciava i piani.

E’ bastato comunicare la mia idea al NonnoTecnologico (che ha anche un’insana passione verso trapani, chiodi e tutti gli articoli di ferramenta in generale) e in due giorni e con qualche pezzo di legno di recupero ha creato il nostro ripiano su misura.

Et voilà.

Qui invece trovate il bellissimo angolo delle scarpe di Claudia.

Comments

  1. Noi abbiamo il ripostiglio vicino alla porta d’ingresso, e le scarpe si lasciano li. Quest’inverno mi sono anche inventata un appendino basso per il cappotto della BambinaGrande, poi a gennaio abbiamo cambiato i mobili, e il gancio è andato a farsi benedire. Ora le giacchette le butta sul divano. Urge trovare una soluzione per il prossimo autunno.

    • Silvia says:

      Noi abbiamo un appendino basso nella loro cameretta e loro sanno che le giacche vanno lì. Ma da saperlo a metterle effettivvamente lì… è un altro discorso!

  2. Quanti spunti nel leggerti…
    Il libro di Seldin l’ho cercato anch’io quest’inverno perché mi sembrava fosse l’unico a parlare del metodo Montessori in maniera non troppo “tecnica”, purtroppo non era reperibile. Se mi dici che ne vale la pena lo ricerco…

    • Silvia says:

      Secondo me ne vale la pena perché:
      1. non è un “pesantone” (in riferimento anche al tuo ultimo post :-) )
      2. Si possono leggere solo le parti che interessano e ritornare sulle altre in momenti diversi.
      3. Ci sono un sacco di foto che danno spunti
      Se non ricordo male, io l’avevo comprato su ibs…

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