Si impara da piccoli a diventare grandi

sci

Esterno Giorno – Piste da sci

Mentre aspettiamo il maestro dei bambini per la terza lezione di sci della loro vita, decidiamo di fare tutti insieme qualche pista baby.
Ci mettiamo in fila per salire sul tapis roulant.
La fila non è lunghissima, abbiamo davanti solo quattro persone.
Arrivano due bambini di circa sei anni, forse sette, saltano la coda e passano davanti a tutti.
Filippo protesta e la signora davanti a me, vedendo il mio sguardo sbalordito, mi dice: “Signora, che vuole farci? Sono bambini.”

Certo, sono bambini e hanno tutto il diritto di essere bambini e fare le cose da bambini, ma ci sono cose che si imparano da piccoli. Altrimenti quando le impareranno? Di sicuro non a quindici o vent’anni.

Perché si impara da piccoli a diventare grandi.

Si impara da piccoli a ricevere e incassare piccoli no.
Si impara da piccoli che ci sono delle regole da rispettare.
Si impara da piccoli a gestire piccole frustrazioni.
Si impara da piccoli che c’è un tempo per ogni cosa, per dormire, per mangiare, per giocare.
Si impara da piccoli che si può cadere, ma poi ci si rialza.
Si impara da piccoli che spesso ci vuole fatica per fare delle cose o impararne di nuove.

Tuttavia, perché “i piccoli” imparino queste cose, servono dei “grandi” a fianco loro.

Dei grandi che siano disposti a dire dei no fermi.
Dei grandi che sappiano dare regole da rispettare.
Dei grandi che sappiano gestire le frustrazioni dei piccoli, senza evitargliele.
Dei grandi che sappiano dare e scandire dei tempi.
Dei grandi che facciano sperimentare qualche caduta.
Dei grandi che non si sostituiscano ai piccoli nella fatica.

Servono, insomma, degli adulti che facciano gli adulti, che si prendano la responsabilità di educare ed accompagnare alla vita e che accettino la fatica che questo a volte comporta, non solo le gratificazioni.

“Occuparsi da grandi di una persona piccola significa anche mettersi sulle spalle l’onere del conflitto e quello del dubbio, la sgradevolezza delle discussioni e dei piagnistei (…).
Le persone piccole protestano e frignano, vorrebbero tenersi stretto il “principio di piacere”, per dirla con il buon Sigmund, (…) ma noi che cosa ci stiamo a fare, accanto a loro, se non per amministrare il principio di realtà – negoziando e rinegoziando e imponendo se necessario – fino a quando non sapranno farlo da soli?”
“La responsabilità. Una parolona. Di cui abusiamo quando la assegniamo ai bambini. Di cui ci liberiamo in fretta quando tocca a noi. Responsabilità, rispondere a, rispondere di, offrire sponda.”
(Irene Bernardini, “Bambini e basta”, ed. Mondadori)

strada

Comments

  1. Passo ogni giorno per vedere se c’è un nuovo post, e finalmente oggi è arrivato.. E che post! ;)
    Quanta verità.. Quanti adulti che scappano dalla realtà e dalle proprie responsabilità. Quanti giustificano qualsiasi cosa, ai propri figli e a se stessi..
    Ma, per fortuna, ci sono anche adulti che provano ad essere un esempio per i propri figli e per la società.
    Viva questi adulti! E viva questi bambini, che provano a crescere in un mondo in cui spesso si scontrano con ingiustizie che non capiscono, che non possono capire.. Possiamo solo augurarci che loro siano seme di altra speranza! C.

  2. Verissimo Silvia! Condivido come sempre le tue riflessioni. Essere genitore credo, da NON genitrice, che sia proprio questo, e che sia questa la difficoltà! Chi dice “che vuoi farci, sono bambini” sono gli adulti che alzano le spalle anche quando vedono e vivono scorrettezze e ingiustizie compiute dagli adulti…e che magari, giustificano anche loro (o loro stessi)!

  3. Quanta verità nelle tue parole cara Silvia!
    Quanti adulti vedo attorno a me abdicare alle proprie responsabilità di genitore per comodità!

    Adulti rispettosi non si diventa dal giorno alla notte, ma pian piano, fin da piccoli, se si hanno delle persone che vogliono mettersi in gioco!

    ti invito a leggere il mio post “non siamo capaci di ascoltarli” di Paolo Crepet in cui più o meno esprimo gli stessi concetti!

    ciao!!!
    Cinzia

  4. E’ proprio vero, educare è una grande responsabilità ed una grande fatica!!
    Tuttavia è anche un grande piacere ed onore avere questa responsabilità!
    Arrivo dal blog di KeVitaFarelamamma: è un piacere averti conosciuta! ^_^

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