Brunch, boschi, cupcakes e pensieri vaghi

E poi capita che ti trovi, domenica sera, alla fine di un lungo ponte in cui hai fatto e ti sei goduta tante cose come

Un giro a Milano con il Marito (e relativo brunch) bimbuli free

Una gita nei boschi con i cuginetti in un posto bellissimo

Una merenda con amici e bimbi per augurarsi buon natale in cui scopri che ci sarà presto un nuovo arrivato (nella foto una mia prova di cupcakes)

Dicevo: e poi capita che, dopo questi giorni in cui hai vissuto, hai staccato la spina, ti sei divertita e ti sei goduta i bimbi, ti ritrovi  nel letto con gli occhi spalancati, il sonno che tarda a venire, una miriade di pensieri in testa (manca il regalo ad amicaG.-domani al lavoro devofare la presentazione in power point-tra poco è il mio compleanno-come è difficile trovare compromessi-voglio provare a fare i pangoccioli-chi fa figli sperando di risollevare le sorti della coppia è un pazzo-voglio leggere quel libro) e un leggero senso di inquietudine e irrequietezza, un vago senso di incompiuto, domande appena accennate e poco chiare, una mancanza che sai di sentire chiaramente ma che non riesci a identificare.

E allora ti alzi, mangi un pezzo di cioccolato fondente e pensi che, anche se il sonno non arriverà, ci sarà l’acidità di stomaco a tenerti compagnia insieme ai tuoi pensieri.

 

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